21 gennaio 2012

Credo di essermi innamorata. E' una tragedia! L'amore mi ha sempre fatto soffrire. Ma questa volta è diverso. Questa volta io sono diversa. Sono talmente diversa che probabilmente sono pazza. Mi sono innamorata di G., un uomo che tra sette mesi si sposerà, ovviamente non con me. Ecco perché è una tragedia. Mi sembra di essere la protagonista sfigata di un film romantico. Se questo fosse un film, so già come andrebbe a finire. Il giorno delle nozze, davanti all'altare, invece del fatidico "sì", G. esclamerebbe un deciso "no" e scapperebbe con me a bordo di un autobus giallo che proprio in quel momento passerebbe casualmente davanti alla chiesa. L'autista dell'autobus accenderebbe la radio e la canzone The Sound of Silence risuonerebbe ad altissimo volume dentro il pullman, e anche fuori.
Ah, che bella canzone! Purtroppo la mia vita non è un film. G. non lascerà la sua ragazza e ad agosto si sposerà. Io non ho alcuna intenzione di dirgli che sono innamorata di lui. La sua amicizia è preziosissima, non voglio rischiare di perderla. Quindi continuerò ad amarlo platonicamente. E il sesso? Mi dedicherò esclusivamente all'autoerotismo. Non la darò più a nessuno. Fanculo! Per raggiungere l'orgasmo non ho bisogno di un altro corpo. Mi basta il mio. E poi in rete si trovano tantissimi video porno alquanto stimolanti.
Ah, l'amore! Scrive Patrick Süskind, nel breve saggio Sull'amore, sulla morte: "L'Eros sarebbe «l'amore che incita a concepire e generare nel bello», così dice Diotima, la «più saggia delle donne», di cui Socrate narra nel Convito. E questo «concepire e generare», senz'altro anche quello fisico-animalesco, ma più ancora quello spirituale, pedagogico, artistico, politico, filosofico, in breve ciò che chiamiamo creativo, rappresenterebbe la partecipazione dell'uomo all'immortalità, perché avrebbe effetto e durata al di là della sua morte."
E' vero. L'amore stimola la creatività.

Primo giorno

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